Mercoledì 19 maggio 2021, alle ore 18:00, sarò ospite di Trieste Book Fest.
Presso la splendida cornice dell’Antico Caffè San Marco, intervistato da Angela Del Prete, presenterò il mio libro de “La Situa” e parleremo di libertà dato che il tema della rassegna di quest’anno è “Venti di libertà“.
L’appuntamento vedrà #finalmente la presenza del pubblico in sala, ma verrà anche trasmesso in diretta streaming dalla pagina Facebook ufficiale del festival.
Dal libro de “La Situa. Il disagio dell’Italia in lockdown, raccontato su Instagram“
29 aprile, mercoledì.
Dopo più di un mese e mezzo,
ho inforcato la bicicletta e sono andato a vedere il mare.
HO PRESO LA GRANDINE.
Mai dare per scontata la libertà.
La libertà è un concetto semplice, ma va ottenuta combattendo contro tutto e tutti. Dopo aver chiesto consiglio ai conterranei e, soprattutto, essermi letto le FAQ della Protezione Civile relativa la nuova ordinanza in materia, mi sono convinto a prendere la bicicletta e andare a vedere il mare.
Ed era lì. Come sempre. Bellissimo. Oddio, bellissimo. Gli abitanti del Sud Italia e della Sardegna avranno in serbo il solito discorso del “che cos’è quello schifo, sembra una pozzanghera, il vero mare lo abbiamo noi, io li non ci metterei nemmeno i piedi” etc. Sì. Va bene. Certo.
Avete ragione come sempre, ma io penso che chi ama il mare lo ama sempre, a prescindere da quale sia. Poi ci sono mari più aperti e più chiusi, trasparenti o meno trasparenti, ma il mare è il mare, e lo si ama a prescindere.
Altrimenti è razzismo marittimo.
Detto questo, una volta arrivato al mare si è palesato l’arrivo di un temporale. Ma tantissimo.
Ma me ne sono strafregato alla grande e ho deciso che mi sarei preso la pioggia e amen. Dopo così tanto tempo chiuso in casa ci stava. Ignoravo che mi sarei preso anche una grandinata epica.
Ma ci sta.
È il prezzo della libertà.